Teoria delle Segnature
“La Natura o gli Dei di Natura hanno impresso nelle loro creazioni i caratteri che ci permettono di comprendere le loro proprietà.”
William Coles, Adam in Eden (1657)
La Teoria delle Segnature, nasce come filosofia spirituale secondo la quale tutto ciò che è presente in natura fosse ad uso e consumo dell’uomo e, per farne capire l’utilizzo, il Creatore aveva posto un segno sulle piante che ha creato, che per questo possono servire a curare le malattie, con uno sguardo all’astrologia, che era considerata una superstizione dalla medicina scientifica ma che nella storia rappresenta un importante aspetto del pensare medico.
Le piante della Segnatura erano probabilmente già state riconosciute nell’Antica Cina, dove la classificazione correlava le caratteristiche delle forme dei colori con gli organi.
La medicina tradizionale cinese parla di “qi“, l’energia primaria, l’Ayurveda diPrana, nella tradizione occidentale Ippocrate parla di “vis medicatrix naturae” (la forza guaritrice della natura), mentre la moderna omeopatia e fitoterapia la chiamano “forza vitale o energia vitale“.
Paracelsus von Hohenheim, Paracelso (1493–1541), botanico, chimico e alchimista, approfondì lo studio di questa dottrina, studiando piante e minerali utili al mantenimento della buona salute, partendo dal presupposto che le malattie fossero espressione dell’impossibilità dell’energia vitale di scorrere liberamente e ordinatamente.
Paracelso dichiara: “Tutte le forme naturali portano la loro segnatura che indica la loro vera natura. I minerali, i vegetali, e gli animali rimangono fedeli alla loro natura e le loro forme indicano il loro carattere. L’uomo, che è diventato innaturale, è l’unico essere il cui carattere talvolta smentisce la sua forma, perché, mentre il suo carattere può essere mutato, la sua forma ha mantenuto la forma originale.
” (De Philosophia)
” (De Philosophia)
Lui e molti altri scienziati dell’epoca credevano che la forma, il colore, il sapore e l’odore di una pianta fossero degli indicatori per il loro utilizzo in erboristeria, ispirandosi a Dioscoride, dai medici arabi, e da Ippocrate.
John Gerard nel suo Erbario (1597) consigliava di mettere le foglie, i fiori e i semi di iperico a macerare in un bicchiere con olio d’oliva, posto poi in un luogo caldo e assolato. Dopo qualche settimana il liquido veniva filtrato e nuovamente posto al sole; se ne otteneva un olio di colore del sangue che veniva usato per le ferite profonde.
William Cole (“College of Physicians in London”) così scriveva dell’acqua distillata di biancospino: «(…) si è scoperto che bagnando delle compresse di garza in detta acqua e applicandole nei punti in cui sono penetrate delle spine, queste fuoriescono; si può affermare che la spina dà il rimedio alla sua stessa puntura». In questo caso la segnatura è proprio nella spina.
La dottrina ritornò alla luce nel 1600, dopo che Jakob Böhme (1575-1624), un mastro calzolaio della piccola città di Görlitz, in Germania, iniziò a scrivere sull’argomento. A 25 anni, ebbe una visione mistica sublime, dove vide il vero rapporto tra l’uomo e il suo Creatore, quell’uomo è sia il Creatore che il Creato.
In particolare Cartesio (1596-1650) divise il mondo in corpo e mente, natura e idee, relegando alla religione le cure degli elementi spirituali e intangibili come la “forza vitale”, riprendendo la filosofia del “dualismo” che già teorizzata da Platone, l’antichissima contrapposizione fra carne e spirito.
In questo modo l‘anima, intesa come spirito intelligente destinato al governo del corpo, doveva essere curata unicamente dalla religione, mentre il corpo finiva in mano ai medici.
In questo modo l‘anima, intesa come spirito intelligente destinato al governo del corpo, doveva essere curata unicamente dalla religione, mentre il corpo finiva in mano ai medici.
Nicholas Culpeper (1616-1654), erborista inglese, sviluppò una versione scientifica della dottrina della segnatura. Il sistema di diagnosi si articolava in queste fasi:
- Considera quale pianeta causa la malattia.
- Considera quale parte del corpo è colpita dalla malattia e se fa parte di uno di questi sistemi: carne, sangue, ossa, ventricoli.
- Considera da quale pianeta è governata la parte ammalata.
- In tal caso puoi curarla utilizzando le erbe dominate dal pianeta a esso contrario.
Nel suo Erbario, Culpeper faceva riferimento anche all’astrologia per raggiungere la diagnosi, la classificazione delle piante medicinali, la preparazione dei rimedi terapeutici e il momento in cui somministrarli.(Culpeper riteneva che solo gli astrologi fossero adeguati agli studi medici, essendo egli stesso un astrologo).
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